CRONACA
DEL IX CONVEGNO DIOCESANO SULLA
SERVA DI DIO NUCCIA TOLOMEO
Commemorata nella chiesa del Monte a Catanzaro
Nuccia Tolomeo: una
donna sotto la croce di Gesù.
Presieduta da Mons. Cantisani la concelebrazione eucaristica
dopo la rievocazione filmata di alcuni pensieri e momenti di
vita
di Guido Mauro
Padre Pasquale Pitari introduce il convegno |
Numerosi sono stati i fedeli che nel pomeriggio di domenica 27 gennaio
sono convenuti nella chiesa del Monte a Catanzaro per ricordare insieme Nuccia
Tolomeo nel 16° anniversario del suo beato transito alla Casa del Padre, dopo
quasi 60 anni di vita vissuti umilmente e fiduciosamente ai piedi della Croce
di Gesù, sua inesauribile fonte di gioia e di serenità nel suo difficile
percorso terreno. La commemorazione si è svolta in due fasi: nella prima P.
Pasquale Pitari, postulatore della causa di beatificazione di Nuccia, ha
indicato ai presenti la specificità del suo stile di vita e, con l’aiuto di
diapositive e filmati elettronici, ha proposto alcuni pensieri ed alcune
esperienze di questa donna di Catanzaro, forte nella sua debolezza; nella
seconda S.E. Mons. Antonio Cantisani ha presieduto la concelebrazione
eucaristica (con molti padri cappuccini) e nell’omelia ha ben delineato gli
aspetti fondamentali della solida spiritualità cristiana di questa nostra
sorella.
La Positio |
cioè lo stato dei documenti oggi disponibili, necessari per la richiesta di avvio della causa di beatificazione alla Santa Sede: si tratta delle varie testimonianze di grazie concesse dal Signore per intercessione di Nuccia Tolomeo.
L'Assemblea |
Sullo schermo appositamente allestito nella chiesa tutti i fedeli
presenti hanno poi potuto vedere, dopo 24 anni, alcune scene della visita di
Mons. Cantisani a Nuccia Tolomeo, che l’Arcivescovo andò a trovare a casa l’8
aprile 1989, e ascoltare la voce di Nuccia nei momenti di fiduciosa preghiera
al Signore, «che mai abbandona i suoi figli».
Nel corso dell’omelia l’Arcivescovo emerito ha rilevato con forza la particolare grazia concessa dal Signore alla nostra città e l’attualità della presenza reale e misteriosa di Nuccia, che sta oggi qui tra di noi a spiegarci la Parola del Signore appena ascoltata, tratta dal Vangelo di Luca. Si tratta di un passo molto significativo, nel quale Gesù, proclama a Nazaret la sua identità di Messia e la sua missione di liberazione dell’uomo da ogni forma di schiavitù che ostacola o blocca la sua azione; la salvezza integrale, che Egli ha avuto dal Padre la missione di annunciare per la gioia e la vita piena di ogni persona umana, comporta e determina un costante impegno la giustizia e la pace. «Oggi si è compiuta la Scrittura che avete udito» aveva detto Gesù ai suoi ascoltatori nel tempio, suscitando in loro stupore, sdegno e rifiuto e dando inizio a quel percorso di vita, accettato consapevolmente e fedelmente, che lo avrebbe portato alla condanna a morte e alla crocifissione sul Calvario per la salvezza dell’umanità. E anche oggi, ai nostri giorni, si è compiuta in Nuccia quella Parola eterna di Dio, che annuncia sempre il felice connubio tra l’Amore e la Sofferenza, dal quale traggono origine frutti grandiosi di grazia e di salvezza. Dalla vita di Nuccia emerge più che mai eloquente il commento al brano evangelico sulla missione di Gesù, con alcuni importanti e preziosi insegnamenti: la centralità di Cristo, Figlio di Dio ed unico Salvatore, la sapienza del cuore e l’accettazione della sofferenza.
Nuccia accettò di affidarsi e consegnarsi totalmente a Gesù, con una fede
rinnovata giorno per giorno e con un amore ardente per gli altri, perché
nessuno morisse di freddo e andasse perduto; con la sapienza del cuore Nuccia
si adoperò ad impiegare bene il tempo concessole da Dio e lo fece avvicinandosi
a Lui, contribuendo con le sue preghiere e i suoi consigli spirituali
all’edificazione del Suo Regno ed elevando il livello della propria ed altrui
vita cristiana ordinaria; con l’accettazione della propria sofferenza fisica e
della propria immobilità, Nuccia sperimentò nella storia del XX secolo la
capacità di amare col cuore di Dio, che in Gesù Cristo Crocifisso e Risorto ha
rivelato in modo sconvolgente tutto il suo Amore eterno, profondo, sconfinato e
onnipotente verso l’umanità, chiamata alla gioia della fraternità universale.
OMELIA DI MONS. CANTISANI (su gloria.tv)
Nel corso dell’omelia l’Arcivescovo emerito ha rilevato con forza la particolare grazia concessa dal Signore alla nostra città e l’attualità della presenza reale e misteriosa di Nuccia, che sta oggi qui tra di noi a spiegarci la Parola del Signore appena ascoltata, tratta dal Vangelo di Luca. Si tratta di un passo molto significativo, nel quale Gesù, proclama a Nazaret la sua identità di Messia e la sua missione di liberazione dell’uomo da ogni forma di schiavitù che ostacola o blocca la sua azione; la salvezza integrale, che Egli ha avuto dal Padre la missione di annunciare per la gioia e la vita piena di ogni persona umana, comporta e determina un costante impegno la giustizia e la pace. «Oggi si è compiuta la Scrittura che avete udito» aveva detto Gesù ai suoi ascoltatori nel tempio, suscitando in loro stupore, sdegno e rifiuto e dando inizio a quel percorso di vita, accettato consapevolmente e fedelmente, che lo avrebbe portato alla condanna a morte e alla crocifissione sul Calvario per la salvezza dell’umanità. E anche oggi, ai nostri giorni, si è compiuta in Nuccia quella Parola eterna di Dio, che annuncia sempre il felice connubio tra l’Amore e la Sofferenza, dal quale traggono origine frutti grandiosi di grazia e di salvezza. Dalla vita di Nuccia emerge più che mai eloquente il commento al brano evangelico sulla missione di Gesù, con alcuni importanti e preziosi insegnamenti: la centralità di Cristo, Figlio di Dio ed unico Salvatore, la sapienza del cuore e l’accettazione della sofferenza.
Il Coro "Santissima Trinità" |
Al termine della gioiosa celebrazione, resa più suggestiva dalle note di
musica sacra, i fedeli hanno potuto accostarsi ad alcune reliquie di Nuccia
Tolomeo, esposte per la venerazione e la preghiera. Guido Mauro
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